Il termine "antetermine" si riferisce alla fase antecedente al momento in cui un finanziamento con cessione del quinto diventa rinnovabile secondo la legge. In altre parole, rappresenta il periodo durante il quale il prestito non può essere ancora ufficialmente rinegoziato, salvo eccezioni previste dalla normativa vigente.
La legge stabilisce che una cessione del quinto possa essere rinegoziata solo dopo il pagamento di almeno due quinti della durata iniziale del prestito. Ad esempio, su una durata di 120 mesi, la soglia minima per il rinnovo è il pagamento della 48esima rata.
Tuttavia, le finanziarie adottano approcci differenti nell’applicazione di questa normativa:
L’opzione di ricevere un acconto può essere molto utile per chi ha bisogno immediato di liquidità prima della definitiva liquidazione della nuova operazione. Tuttavia, bisogna prestare attenzione a un dettaglio importante: alcune finanziarie, sfruttando questa necessità, applicano tassi di interesse più elevati.
A questo punto, il cliente deve valutare se:
Se la cessione del quinto ha già superato il periodo antetermine, generalmente è possibile ottenere un acconto immediato mentre si completa l’iter burocratico del rinnovo. In questi casi, le finanziarie sono più propense a concedere l’anticipazione, poiché il prestito ha già raggiunto la soglia di rinegoziazione prevista dalla normativa.
Districarsi nella giungla di interpretazioni della normativa è complicato, anche per gli esperti del settore. Ogni finanziaria ha regole diverse e non tutte concedono acconti. Capire qual è la soluzione più conveniente richiede esperienza e conoscenza del mercato. Un consulente prestiti può gestire tutta la burocrazia per te e consigliarti la soluzione migliore in base alla tua situazione finanziaria. Se vuoi evitare errori e trovare l’opzione più vantaggiosa, la scelta migliore è affidarti a un professionista.
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