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Quando si paga la prima rata di un prestito?

Massimiliano Pinzuti • 25 febbraio 2025

Quando si sottoscrive un prestito, una delle prime domande che sorgono spontanee riguarda il pagamento della prima rata. In genere, il primo addebito avviene il mese successivo all’erogazione del finanziamento, poiché il diritto alla riscossione da parte della banca o della finanziaria matura nel corso del mese fino alla scadenza della rata. Questo significa che, una volta ottenuta la somma richiesta, il rimborso inizia circa 30 giorni dopo l’accredito.

Come si calcola la rata di un prestito?

Per stabilire l’importo esatto della rata mensile, entrano in gioco diversi fattori fondamentali:

  • L’importo finanziato: la somma totale richiesta;
  • La durata del prestito: il numero totale di mesi previsti per il rimborso;
  • Il tasso di interesse applicato: che determina il costo del prestito;
  • Eventuali costi aggiuntivi: come spese di istruttoria, incasso rata e assicurazione (se prevista).

Sulla base di questi elementi, viene elaborato un piano di ammortamento che determina la suddivisione della quota capitale e degli interessi all’interno di ogni rata.

Il piano di ammortamento: la chiave per capire il tuo prestito

Ogni finanziamento segue un piano di ammortamento, che è il metodo con cui viene suddiviso il rimborso nel tempo. Le tipologie più comuni sono:

  • Alla francese: la più diffusa, prevede rate costanti con una maggiore incidenza degli interessi all’inizio e del capitale rimborsato negli ultimi anni;
  • All’italiana: quote di capitale costanti con rate decrescenti nel tempo;
  • Tedesco: rate costanti con pagamento anticipato degli interessi.

Prestiti flessibili: come modificare il pagamento della rata

Negli ultimi anni, il mercato finanziario ha introdotto soluzioni più flessibili per venire incontro alle esigenze dei clienti. Alcune banche e finanziarie offrono la possibilità di modificare il piano di rimborso in corso d’opera, a determinate condizioni. Tra le opzioni disponibili troviamo:

  • Salto rata: possibilità di posticipare fino a 3 rate consecutive;
  • Riduzione o aumento dell’importo della rata;
  • Cambio della data di addebito.

Queste funzioni sono solitamente accessibili dopo il pagamento di un certo numero di rate e previa comunicazione alla banca. Inoltre, con alcuni istituti è possibile gestire in autonomia queste operazioni tramite app dedicate, rendendo il prestito ancora più personalizzabile.

Prestiti con maxi-rata finale: come funzionano?

Un’altra tipologia di finanziamento molto diffusa, soprattutto nel settore automotive, è il prestito con maxi-rata finale. Questo tipo di prestito prevede:

  • Un anticipo iniziale;
  • Rate mensili contenute per 36 o 48 mesi;
  • Una maxi-rata finale pari al valore residuo del bene finanziato.

Al termine del finanziamento, il cliente ha tre opzioni:

  1. Riscattare il bene pagando la maxi-rata finale;
  2. Rifinanziare la maxi-rata con un nuovo prestito;
  3. Restituire il bene e acquistare un nuovo prodotto.

L’importanza di una consulenza personalizzata


Scegliere il prestito giusto non è solo una questione di numeri, ma anche di strategia finanziaria. Capire bene quando parte il pagamento della prima rata, come funziona il piano di ammortamento e quali sono le opzioni di flessibilità può fare la differenza tra un prestito sostenibile e un impegno finanziario difficilmente gestibile. Qui entra in gioco il valore di una consulenza personalizzata.

Affidarsi a un professionista esperto come me significa evitare brutte sorprese, ottimizzare la gestione del prestito e trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.


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