Se hai già un finanziamento in corso con la Cessione del Quinto e hai bisogno di ulteriore liquidità, potresti considerare una Delega di Pagamento. Questa opzione, nota anche come “Doppio Quinto,” consente di aggiungere un secondo prestito con trattenuta in busta paga, fino al 40% del tuo reddito netto mensile.
Ma attenzione: anche la Delega di Pagamento può essere rifiutata, e non sempre la decisione dipende unicamente dal datore di lavoro.
La Cessione del Quinto, disciplinata dalla Legge 180 del 1950, offre a dipendenti e pensionati un diritto garantito dalla legge. Questa forma di finanziamento permette di impegnare fino al 20% dello stipendio netto per un periodo massimo di dieci anni, garantendo protezioni tramite polizze obbligatorie in caso di perdita di lavoro o decesso.
La Delega di Pagamento è disciplinata dall’articolo 1269 del Codice Civile, che stabilisce che il debitore (delegante) può chiedere a un terzo soggetto (delegato) di effettuare pagamenti per conto proprio al creditore (delegatario). Tuttavia, a differenza della Cessione del Quinto, la Delega non è un diritto garantito, poiché richiede il consenso del datore di lavoro. Anche con l’approvazione del datore, la concessione del prestito non è assicurata, poiché la finanziaria o la banca e l’assicurazione devono ancora valutare e approvare la tua richiesta.
Se la tua richiesta per la Delega di Pagamento viene rifiutata, non devi per forza rinunciare. Innanzitutto, è utile distinguere il motivo del rifiuto:
È importante ricordare che la Delega di Pagamento è facoltativa per l’azienda: non è tenuta a concedere una seconda trattenuta sullo stipendio. Tuttavia, ci sono situazioni in cui alcune aziende, in via del tutto eccezionale, decidono di accettare la delega per andare incontro ai propri dipendenti. Questo accade spesso quando il dipendente lavora da molti anni presso l’azienda e ha sempre dimostrato un comportamento affidabile e corretto.
Per esempio, ci sono stati casi in cui l’azienda ha concesso, eccezionalmente, una delega per evitare che il dipendente si trovasse in difficoltà economica, oppure per permettere la chiusura a saldo e stralcio di un pignoramento, offrendo così un supporto aggiuntivo e contribuendo a migliorare il suo benessere finanziario.
La ricerca di una banca o assicurazione che accetti la tua richiesta può essere lunga e scoraggiante. Molti si arrendono di fronte a questa sfida, pensando che sia impossibile ottenere il finanziamento. In realtà, questo può essere uno degli errori più grandi da commettere. Affidarti a un consulente del credito esperto può fare la differenza, poiché sa come presentare la tua richiesta nel modo più corretto.
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