In questo articolo voglio darti alcune indicazioni importati su come funziona la cessione del quinto.
Partiamo dall'inizio : cos’è la Cessione del Quinto?
La cessione del quinto è un tipo di finanziamento in cui la rata concordata viene addebitata direttamente sullo stipendio o sulla pensione.
Il nome “cessione del quinto” deriva dal fatto che la rata addebitata non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione netta. Naturalmente, è possibile concordare anche una rata di importo inferiore al quinto (20% dello stipendio).
La cessione del quinto è stata introdotta dalla legge n. 180 del 5 gennaio 1950 (DPR 180/1950).
La durata minima del prestito con cessione del quinto è di 24 mesi (2 anni), mentre la durata massima è di 120 mesi (10 anni). Tuttavia, per i dipendenti di aziende private, la durata massima potrebbe essere inferiore se il lavoratore raggiunge la pensione prima del termine del prestito. Al contrario, un dipendente statale può avviare una cessione del quinto mentre è in servizio e trasferire il pagamento della rata sulla pensione al momento del pensionamento.
Anche i pensionati possono richiedere una cessione del quinto. In questo caso si parla di cessione del quinto della pensione. Tuttavia, il prestito deve terminare entro gli 88 anni di età del richiedente. Ad esempio, un pensionato di 79 anni può richiedere una cessione del quinto, ma la durata massima del prestito sarà di 9 anni.
La cessione del quinto è sempre coperta da un’assicurazione obbligatoria contro il rischio vita. Questa polizza garantisce che, in caso di decesso del titolare del prestito, i debiti residui non vengano trasmessi agli eredi.
Tuttavia, questa assicurazione potrebbe limitare l’accesso al prestito per chi soffre di determinate patologie. Condizioni mediche come malattie respiratorie, cardiache, neurologiche o psichiatriche, ritenute dalle compagnie assicurative ad alto rischio, potrebbero impedire l’approvazione del finanziamento.
Per i dipendenti è prevista anche un’assicurazione contro il rischio di perdita dell’impiego. Nel caso di lavoratori privati, la polizza rischio impiego determina l’importo massimo che può essere erogato. Infatti, l’assicurazione interviene esclusivamente nel limite del TFR accumulato fino a quel momento.
Di conseguenza, la somma erogata dalla finanziaria sarà un multiplo del TFR disponibile. Continua a leggere l'articolo per scoprire come viene calcolata questa cifra.
Ecco i principali vantaggi della cessione del quinto:
La cessione del quinto può essere richiesta da :
Nel caso dei dipendenti la cessione può essere richiesta da:
La cessione del quinto è un prestito al consumo non finalizzato.
Questo significa che si tratta di un tipo di prestito in cui la somma richiesta viene erogata direttamente a te per l’acquisto di beni e servizi destinati a te e alla tua famiglia, senza la necessità di fornire dimostrazioni di spesa (come preventivi o ordini).
La rata mensile non deve superare il quinto dello stipendio. Per questo motivo, è necessario presentare una busta paga e la Certificazione Unica (CU) per determinare il tuo stipendio medio mensile. I pensionati, invece, dovranno fornire un cedolino pensione o la Certificazione Unica (CU).
Sono inoltre richiesti:
Documenti aggiuntivi in base alla categoria lavorativa:
Potrebbe anche essere richiesto il modulo OBIS M, che è un documento rilasciato dall’INPS contenente un riepilogo di tutte le informazioni importanti sulla pensione, come:
Ricapitolando, i documenti necessari sono:
Nella Cessione del Quinto ci sono costi fissi e variabili.
Questi costi devono essere spiegati chiaramente dal tuo consulente, in modo che tu possa avere un'idea precisa del contratto di prestito che stai sottoscrivendo.
Il contratto di prestito prevede una sezione denominata "INFORMAZIONI EUROPEE DI BASE SUL CREDITO AI CONSUMATORI", in cui questi costi sono indicati in modo chiaro. Questo modulo contiene i seguenti valori:
Nella cessione del quinto non è necessario portare garanzie patrimoniali.
Si può dire che la garanzia che devi fornire consiste nel dimostrare di avere un reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato o da pensione, e di poter sottoscrivere la polizza obbligatoria per il rischio vita e il rischio impiego.
Per i dipendenti privati, l'unica garanzia fornita è il TFR accumulato in azienda o nel fondo pensione, che viene vincolato e non può essere ritirato fino alla fine del finanziamento.
L'importo erogabile nella cessione del quinto dipende quindi dal tuo reddito mensile netto e dal tipo di contratto, se sei un dipendente.
Il reddito, sia da busta paga che da pensione, deve superare la soglia minima di sopravvivenza definita per legge.
Se sei dipendente, il contratto deve essere a tempo indeterminato.
La polizza rischio vita richiede che tu sia in buona salute, e ti verrà chiesto di sottoscrivere una dichiarazione di buono stato di salute. Se non puoi firmare questa dichiarazione perché hai delle patologie, potrebbe esserti richiesta documentazione medica per valutare se l'operazione può essere coperta dall'assicurazione.
Nel caso dei dipendenti privati, la polizza rischio impiego valuta la situazione della tua azienda, assegnandole un rating (normalmente da 0 a 6). Se, durante questa valutazione, la polizza ritiene che la tua azienda possa avere difficoltà, il rating potrebbe essere 0 (NON ASSUMIBILE).
Il rating è molto importante perché determina l’importo che ti può essere erogato. Infatti, questo valore, moltiplicato per il tuo TFR, stabilisce quanto è possibile finanziare.
Di fatto, il TFR è la garanzia del prestito e viene vincolato alla finanziaria al momento della sottoscrizione del prestito. Se ti licenzi, il TFR viene trattenuto dalla finanziaria e va a ridurre o estinguere il prestito.
Questo implica che, anche se il tuo TFR è versato in un fondo non escutibile, la banca potrebbe negarti il finanziamento. Un fondo non escutibile è un fondo che non consente di vincolare il TFR alla banca.
Sì.
Puoi rimborsare il credito anche prima della scadenza del contratto, in qualsiasi momento, totalmente o parzialmente, e hai diritto alla riduzione del costo totale.
Vengono, infatti, eliminati tutti gli interessi e i costi che sarebbero dovuti per la parte residua del prestito.
Secondo la legge attuale, alcune spese potrebbero non essere rimborsate, in quanto legate alla concessione del prestito (ad esempio, bolli, spese di istruttoria).
Di solito viene indicata una penale di estinzione anticipata, specificata nel contratto, che ha lo scopo di risarcire in parte la banca per il mancato guadagno derivante dagli interessi sulle rate non ancora pagate.
Per quanto riguarda l’assicurazione rischio vita/impiego, questa viene pagata interamente all’inizio del finanziamento. Tuttavia, la legge dispone che, al momento dell’estinzione del contratto, debba essere rimborsata al richiedente la cifra corrispondente al premio non goduto.
Nei contratti di cessione più recenti, la polizza viene, di fatto, restituita automaticamente per la parte residua, in quanto il costo viene incluso negli interessi (TAN) e la banca la paga al momento della stipula del contratto.
Nei contratti più vecchi, invece, dovrai fare una richiesta specifica di rimborso all’assicurazione che ha emesso la copertura.
Il rinnovo della cessione del quinto consiste nella rinegoziazione del contratto di finanziamento.
Passato un certo periodo da quando hai sottoscritto il prestito con cessione, potresti avere la necessità di ulteriore liquidità, oppure, in caso di abbassamento dei tassi, potresti voler approfittare di condizioni migliorative.
La legge prevede però dei vincoli:
Anche se hai già sottoscritto una cessione del quinto, puoi valutare la possibilità di accedere al prestito con delega, che è, di fatto, la seconda cessione sullo stipendio. La delega è anche conosciuta come doppio quinto.
In pratica, nel caso tu ne abbia la necessità, puoi richiedere di cedere, oltre al 20% della cessione del quinto, fino al 40% del tuo stipendio tramite una delega.
Come per la cessione, anche la delega può essere richiesta se hai avuto in passato dei disguidi in banca dati o protesti.
Il prestito con delega è regolato dal codice civile: chi vanta un credito può cederlo a terzi, a titolo gratuito o oneroso, anche senza il consenso del debitore.
Questo finanziamento è dedicato esclusivamente ai lavoratori dipendenti muniti di un contratto a tempo indeterminato.
A differenza della cessione del quinto, alla quale la tua azienda non può opporsi, la delega è facoltativa, cioè può succedere che la tua ditta non accetti l'operazione, anche se la banca sarebbe disposta a erogarti il prestito.
La mia raccomandazione è sempre quella di valutare questo prodotto con molta attenzione e con la consulenza di professionisti del credito, perché impegnare una parte considerevole del tuo stipendio per periodi lunghi potrebbe metterti in difficoltà se non vengono considerate tutte le opzioni alternative.
Il mondo dei prestiti può sembrare semplice a prima vista, ma in realtà è molto più complesso di quanto appaia. Con una vasta gamma di opzioni disponibili, tassi di interesse variabili, diverse tipologie di finanziamento e norme che cambiano frequentemente, è facile per chi non ha esperienza finire per prendere decisioni poco vantaggiose. Ogni prestito comporta rischi, e non tutti i contratti sono uguali: le clausole, le garanzie, e le condizioni assicurative possono variare significativamente. Per evitare sorprese e garantire che il finanziamento scelto sia il più adatto alle proprie esigenze, è fondamentale affidarsi a un consulente esperto. Un professionista del settore non solo aiuta a orientarsi tra le molteplici offerte, ma è in grado di spiegare in modo chiaro i costi effettivi, le implicazioni legali e fiscali, e come scegliere la soluzione migliore in base alla propria situazione finanziaria. L’esperienza di un consulente qualificato è quindi fondamentale per fare una scelta consapevole e sicura, evitando potenziali errori che potrebbero compromettere la stabilità economica futura.
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