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Prestito personale respinto: cosa fare?

Massimiliano Pinzuti • 3 ottobre 2024

Mi hanno respinto il prestito personale. Perchè?

Secondo recenti studi sono sempre più numerose le persone e le famiglie che, per affrontare piccole o grandi spese oppure per realizzare progetti a lungo termine, decidono di chiedere un prestito ad una banca o ad una finanziaria.

Purtroppo una percentuale elevata di richieste di prestito viene negata e ti lascio immaginare lo stato emotivo che può lasciare il ricevere una risposta negativa.

Analizziamo insieme le motivazioni per le quali un prestito personale viene respinto e quali possono essere le possibili strategie per trovare delle soluzioni alternative.


9 motivi per negare un prestito

  1. Protesti: Nella valutazione dei prestiti viene interrogata la centrale rischi e viene verificato se il richiedente ha subito dei protesti per cambiali o assegni non pagati. Nel caso questa interrogazione abbia esito positivo (e quindi il richiedente risulta protestato) il finanziamento viene respinto.
  2. Cattivi Pagatori: la stessa cosa si può dire per le persone che, avendo ritardato o mancato il pagamento di almeno 2 rate consecutive di un prestito, vengono iscritte nella centrali rischi come "cattivi pagatori".
  3. Eccessivo indebitamento: quando si richiede un prestito viene anche controllato quanti finanziamenti si hanno in corso in quel momento. Viene cioè verificato quanto si è "impegnati". Se il richiedente di un prestito è eccessivamente impegnato (la somma delle rate che sta pagando è eccessiva rispetto al suo reddito), il finanziamento viene respinto.
  4. Altre richieste di finanziamento in corso: la centrale rischi, oltre ad evidenziare situazioni di protesti, segnalazioni come cattivo pagatore, oltre agli altri impegni in corso, riporta anche le richieste di prestito. La situazione dove il richiedente ha fatto recentemente altre richieste di prestito (magari avendo avuto un esito negativo) non è vista di buon occhio da banche e finanziarie e questa potrebbe essere una ragione per negare il prestito.
  5. Esiti negativi ricevuti recentemente: la centrale rischi registra quando si fa una richiesta di prestito e si riceve un esito negativo. Questa informazione viene conservata per massimo 30 giorni. Se in questo periodo si fa un'altra richiesta di prestito, la seconda finanziaria, nel valutare la nuova richiesta, rileverà un esito negativo e potrebbe, a sua volta, respingere il prestito anche solo per questa motivazione.
  6. Reddito insufficiente: il reddito di chi richiede un prestito deve essere compatibile con il nuovo impegno che vorrebbe assumersi e gli altri impegni che ha in corso. Non sempre chi richiede un prestito ha la lungimiranza di capire che un nuova rata mensile da pagare potrebbe metterlo in difficoltà in caso di imprevisti e passare da realizzare un sogno a cadere in un incubo.
  7. Garanzie insufficienti: è la situazione, ad esempio, dove si ha un reddito, ma precario perchè il contratto di assunzione è a tempo determinato. In questi casi normalmente la finanziaria richiede la firma di un garante.
  8. Garante con negatività: quando la banca richiede una firma di garanzia di un garante, procede con le opportune verifiche anche su di lui. Se il garante è protestato o cattivo pagatore o ha altre negatività, il finanziamento viene respinto.
  9. Cliente non censito in banca dati: è possibile che venga negato un prestito anche con la sola motivazione che il richiedente non ha mai fatto prestiti prima e quindi non è "sperimentato". La banca, ritenendo di non avere sufficienti informazioni per poter approvare la richiesta di prestito, può decidere di respingere la richiesta di chi non ha mai avuto bisogno di un prestito.


Prestito personale respinto: cosa fare?

Quando si riceve un esito negativo da una banca o da una finanziaria è fondamentale non andare nel panico e non fare richieste di finanziamento a raffica e senza ritegno per vedere se c'è una banca che possa dare un esito diverso.

E' fondamentale fermarsi, raccogliere idee ed informazioni e... rivolgersi ad un consulente del credito preparato.

I passi successivi da fare sono:

  1. Cercare di identificare la reale motivazione per la quale la richiesta è stata respinta.
  2. Valutare se si è scelta la forma di finanziamento migliore per noi (perchè non esiste una forma di finanziamento migliore delle altre, ma esiste la migliore per noi). Ci sono svariate forme di finanziamento tra cui poter scegliere: prestito personale, prestito finalizzato, prestito con cessione del quinto, delega sullo stipendio, prestito cambializzato, prestito ipotecario ecc.
  3. Valutare a quale finanziaria o banca fare la richiesta di prestito, conoscendo le caratteristiche specifiche di ogni singolo istituto e il loro modo di ragionare (a volte anche conoscendo le loro paranoie). Per questo sarebbe opportuno rivolgersi ad un consulente che abbia la possibilità di proporre i prodotti finanziari di diversi istituti.
  4. Fare uno studio preparatorio accurato e preciso, anticipando le possibili richieste ed obbiezioni che l'istituto di credito potrebbe fare.
  5. Identificare un eventuale piano B in caso di ulteriore esito negativo.


In conclustione

Il mondo moderno ha facilitato notevolmente la procedura per richiedere un prestito.

Una volta, per richiedere un finanziamento, si doveva andare di persona in banca o alla finanziaria e parlare con un consulente che poteva consigliarti sul prodotto finanziario migliore e su come impostare la richiesta.

Adesso con 2 click on line si può già fare tutto, ma è tutto in mano agli algoritmi.

Gli algoritmi non sono molto interessati alle persone: fanno il loro lavoro di algoritmi in base a come sono programmati.

Se hai ricevuto un esito negativo ad una richiesta di prestito, non andare in panico. Contatta un consulente del credito esperto.



Contattami se hai bisogno di maggiori informazioni o per analizzare come mai hai ricevuto un esito negativo.

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