Sì.
I dipendenti a tempo indeterminato delle agenzie per il lavoro possono chiedere di poter accedere al finanziamento con cessione del quinto dello stipendio.
La valutazione dell’operazione è identica a quella delle cessioni per dipendenti di aziende private, nel senso che viene valutata l’agenzia e viene ricavato un rating che, combinato con il TFR accumulato, determina la somma che è possibile erogare.
L’unica distinzione che molte Banche e Finanziarie fanno è tra lavoratori somministrati e lavoratori non somministrati, perchè preferiscono non accordare la cessione del quinto ai dipendenti somministrati.
Il contratto di somministrazione è caratterizzato dal fatto che prevede che una Agenzia per il lavoro metta a disposizione un suo lavoratore (definito somministrato) ad un’altra impresa (chiamata utilizzatrice) per un tempo definito.
Questo tipo di contratto è stato introdotto e regolamentato dalla Legge Biagi, D.Lgs 276/2003, che sostituisce la legge precedente riguardante il lavoro interinale, col quale si permetteva ad un’azienda di “affittare” dei lavoratori per un periodo di tempo definito o per alcune tipologie di lavoro, chiamate missioni.
La legge attuale prevede:
I contratti di somministrazione sono di 2 tipi:
La normativa prevede anche delle situazioni per le quali non può essere utilizzato il contratto di somministrazione:
Come è noto, oggigiorno, trovare un lavoro a tempo indeterminato è sempre più difficile ed è sempre più difficile, quindi, fare investimenti importanti, come acquistare casa o programmare il proprio matrimonio o la nascita di un figlio.
Le aziende assumono a tempo indeterminato sempre più raramente e solo se sono realmente convinte che la nuova risorsa permetterà di coprire tutte le ingenti spese che ne derivano attraverso un aumento di produttività.
Spesso, quindi, preferiscono stipulare un contratto di somministrazione.
Dato che molte aziende preferiscono rivolgersi ad agenzie per il lavoro, si può supporre che le agenzie per il lavoro abbiano sempre delle opportunità di occupazione e, se sei dipendente di un’agenzia, si può supporre che tu non avrai mai problemi.
Perché ci sono moltissimi sinistri.
Se hai un contratto di cessione del quinto dello stipendio e ti licenzi viene aperto un sinistro: la tua azienda comunica alla finanziaria che ti sei licenziato e la finanziaria fa un conteggio di estinzione della somma che le è dovuta a saldo del finanziamento.
Il TFR che hai accumulato va ad estinguere il prestito, ma possono verificarsi due casi:
In caso di licenziamento e di apertura del sinistro, la Banca non perde soldi, perché il finanziamento viene saldato tramite il TFR ed eventualmente, dall’assicurazione, ma è sempre una complicazione, considerata spiacevole.
Nel caso dei dipendenti somministrati c’è un’alta probabilità che avvengano dei licenziamenti per un semplice motivo: se l’azienda presso cui sei somministrato è particolarmente contenta del tuo lavoro, può proporti di assumerti direttamente.
Dato che le statistiche dimostrano che questa proposta viene accettata quasi sempre, la conseguenza è evidente: i dipendenti di agenzia per il lavoro hanno molte difficoltà ad accedere al prestito con cessione del quinto sullo stipendio.
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